mercoledì 2 aprile 2014

Morby il terribile

Oggi Mamma Pinkytos ha investito 16,50 euro per acquistare on line tre braccialetti identificativi sui quali scrivere nome e cognome del malefico Morbillo e il numero di telefono della sua preoccupata mamma, bracciali che il nano indosserá almeno fino alla maggiore etá.
Il problema è che Mamma Pinkytos, che in linea generale non è affatto ansiosa, è assai preoccupata per l'incolumitá e per la sorte del suo tremendo secondogenito.
Il nano ricciuto una ne pensa e cento ne combina e la sua mamma, niente affatto abituata a non abbassare mai la guardia, è addirittura preoccupata di non essere abbastanza preoccupata e quindi abbastanza vigile e attenta, come un cane segugio. È ormai convinta che il nanetto smidollato vada francobollato, tenuto al giogo, pedinato echipiùnehapiùnemetta.
E questa convinzione, maturata gradualmente nella mater riluttante, è per lei fonte di grandissima ansia. Se il Minty non ha mai toccato un detersivo, non si è mai avvicinato alle finestre, ha messo i giochi in bocca per una brevissima fase, andava in ansia se non lo si teneva per mano, il fratello cumula e personifica tutte le ansie tipiche di un genitore.
Se Mamma Pinkytos quando rincasa, dopo avere salutato i suoi nani, scambia due parole con la nonna di turno, il pestifero Morbillo si infila repentinamente in bocca una pallina o un altro oggetto piccolo, facendo venire il crepacuore alla mater chiacchierona.
Se Mamma Pinkytos sta leggendo una favola al Minty e non sente rumori provenire dalla cameretta dei nani, corre con il cuore in gola alla ricerca del suo nano piccolo e lo trova in piedi sulla sedia davanti alla finestra.
"Guaddo le macchine" dice il Morby senza scomporsi.
Se Mamma Pinkytos si siede su una panchina con i suoi nani deve tenere la mano del piccolo stretta stretta perchè la sua pazienza dura poco e, quando il Morbillo si è annoiato, semplicemente se ne va, correndo, senza voltarsi indietro.
Quando esce dal nido scappa, dopo un po' che è al parco scappa, nei dieci metri dal parcheggio a casa scappa.
Quando è particolarmente su di giri, come oggi, il nano fugge scalzo. Si toglie calze e scarpe, le lancia il più lontano possibile e via di corsa.
E la sua mamma? Dietro, correndo a più non posso, trascinandosi il nano grande che, povera anima candida, a volte ride a volte piange: "Lo perdiamo mamma... Corri!"
Quasi quasi Mamma Pinkytos presta il Morby a Mamma Gabry Domopack.
Altro che jogging sul tappeto persiano...

5 commenti:

  1. Come ti capisco..altrochè se ti capisco!!!
    E poi ci si chiede perchè vengono i capelli bianchi.....

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  2. La mia mamma, cinquanta anni fa, si fece fare una specie di guinzaglio per mia sorella, che era di questo tipo, e che, quando lei prendeva la spesa e pagava (cosa che richiede almeno due mani), spariva nella folla del mercato.
    Adesso è una distinta quasi cinquantaduenne....

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  3. Il mio terribile si è calmato verso i 18 anni, pur conservando qualche punta di pazzia delle quali, a dire il vero, non saprei fare a meno

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  4. Saranno i ricci... anche il mio piccolo ricciolino è una peste, scappa, corre, si arrampica impavido, apre la porta ed esce in giardino e inventa sempre qualcosa che mi fa sobbalzare il cuore. Si fa sempre male (cadute, dita schiacciate, bernoccoli) e io so che ogni tanto me la devo passare al pronto sccorso...

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  5. Sì... Credo che i ricci facciano la loro parte. Un monello con i capelli a spaghetto non sarebbe la stessa cosa. Il guinzaglio, in ogni caso, è un'ottima soluzione. A mali estremi...

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