lunedì 2 dicembre 2013

Tra il dire e il fare

Quando mancano meno di trenta giorni a Natale, Mamma Pinkytos viene colta da una insana fregola creativa e sta tutto il tempo a tagliare, incollare, cuocere, decorare e cucire, disegnare, impacchettare e impastare. Produce di tutto: biscotti, decorazioni, bigliettini e altri manufatti, con risultati non sempre apprezzabili. Soprattutto quest'anno in cui ha dichiarato guerra al consumismo e ha deciso di rispolverare il Natale di una volta, fatto di odori, di sapori, di piccoli gesti.
Il problema è che non sempre il fisico segue l'instancabile mente di Mamma Pinkytos.
Lei, che non dorme da una settimana perchè il Minty ha una tosse incoercibile e il Morby reclama: "Latte!" e "Peaaa!" (pera) alle quattro del mattino neanche fosse ora di merenda, il più delle volte non è affatto lucida, si addormenta qua e lá per casa, perde attimi preziosi a caricare la lavatrice e a raccogliere da terra chincaglierie varie in quella Waterloo domestica che è la Pinkytos' Home.
E allora le viene l'ansia e si arrabbia pure. Perchè è improduttiva e rallentata, perchè è evidente che sta invecchiando.
Stila elenchi su elenchi, tabelle per stare al passo, per fare un pensiero o un piccolo regalo sostanzialmente per tutti quelli che conosce, manco fosse Babbo Natale. Ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo le giornate a mille all'ora di Mamma Pinkytos, i nani e le traversie di ogni giorno. E lei rimugina.
Il problema è che ha trasmesso la stessa fregola anche ai nani con i quali, quando mancano ventitre giorni a Natale, ha giá preparato:
1. L'albero di Natale. (Il Morby si divertiva moltissimo a giocare a calcio con le palline. Ora ha capito che non deve farlo, ma, stante la sua indole profondamente refrattaria ai comandi, quando Mamma Pinkytos lo sgrida per qualche motivo, lui stacca una pallina dall'albero in segno di protesta).
2. Le decorazioni da appendere sulla porta della Pinkytos' Home ovvero dei disegni approssimativi fi Mamma Pinkytos che M&M's hanno colorato malamente. Peró la barba di Babbo Natale è fatta con il cotone ed è una sciccheria.
3. Gli inviti per una merenda a tema natalizio con i compagni del Minty e, per la prima volta, anche con un amichetto del Morby, che lo picchia e lo morde spesso, ma è indiscutibilmente il suo preferito.
4. Le statuine del presepe. (Il Morby stamattina ha pianto venti minuti perchè voleva portare all'asilo una "checora").
5. Una cassettina sotto all'albero dove mettere tutto quello che la Pinkytos' Family riesce a risparmiare per i "bambini poveri". Prima del 25 mamma e nani faranno una spedizione in posta per inviare il contenuto a qualche organizzazione umanitaria. Il Minty ha preso la questione molto seriamente e ha svuotato nella cassettina tutti i suoi salvadanai dove custodiva gelosamente i risparmi pro-Eurodisney. "Voglio salvare tantissimi bambini e anche fargli mangiare il panettone" diceva. Mamma Pinkytos è stata felice di questa presa di coscienza, anche se le residua il dubbio che il nano pensi che i poveri siano degli specie di ufo verdi di pelle e di capelli. Sabato, infatti, quando ha consegnato la spesa per la colletta alimentare ad un volontario, ha chiesto tutto emozionato: "E' un vero povero mamma? Lo posso vedere un povero?"
Comunque è un buon inizio.
Anche se ormai anche i nani sono pervasi dalla frenesia del fare. La parola d'ordine del Morby, venti mesi, è: "Daaaiiiiiiii!!!!" Della seire: muoviti, produci, fai qualcosa. E trascina con la sua manina l'ignava madre a recuperare fogli, colori e colla. Il Minty, dal canto suo, è una Mamma Pinkytos in miniatura, tale e quale a lei quandoe ra piccola: "Mamma, cosa costruiamo adesso?" E' la sua parola d'ordine quando entra in casa. La sua scrivania è un tripudico di carta crespa, cartoncino, tempere, pennarelli, acquarelli, colla, stickers. Lui costruisce magliette, armature, spade ed estintori, con una buona dose di fantasia.
A questo proposito: domani mancheranno ventidue giorni a Natale e Mamma Pinkytos impasterá i biscotti, inizierá ad impacchettare qualcosa, invierá i biglietti di auguri, forse si vestirá di rosso.
Forse.
Tra il dire e il fare...

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